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Intervista doppia - Pianificare Eventi
Articolo del 22-2-2011 a cura di
Callegari Matteo
Franco Lamberto
Tag: Comunita intervista doppia arbitrare tornei best practices pianificare eventi
Matteo Callegari
, L3 Italia
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Imparare dalle esperienze delle altre persone è una delle maniere migliori per migliorare la nostra conoscenza. Nella comunità dei judge ci sono molte persone straordinarie, con straordinarie abilità, desiderosi di condividerle con tutti noi. Sfruttiamo questa opportunità!
Ho chiesto a Sheldon Menery
(USA, L5) e a Riccardo Tessitori
(Italia, L5) come si preparano per i grandi tornei dove sono Head Judge, così possiamo avere un'idea di cosa significa lavorare in questi eventi, e potremo utilizzare alcune idee per quando tocca a noi.
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Guardiamo cosa ne pensano.
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Sono nato e ho vissuto i miei primi 18 anni in un piccolo paesino vicino Torino, dove mi sono laureato in ingegneria dei materiali.
Grazie all'università e al lavoro, ho avuto l'opportunità di vivere in Francia (a Grenoble, precisamente) e a Milano, e di viaggiare in diverse città in Italia e d'Europa; ho incontrato persone di tutti i continenti e ho interagito con molte culture diverse, questa è una grande esperienza di vita.
Nella mia vita, dedico molto tempo a Magic in tre forme: arbitrando (dedico molte ore alla settimana a questo), organizzando (posseggo un negozio di giochi) e traducendo (traduco i regolamenti DCI, i documenti di marketing e controllo l'accuratezza della traduzione delle carte in italiano); l'ultima attività di lavoro, che richiede molto tempo a seconda dei diversi periodi dell'anno, è insegnare matematica, fisica, chimica e elettronica agli studenti delle scuole superiori (lezioni private, di supporto e corsi di recupero estivi a scuola).
Nel mio tempo libero (c'è un tempo libero??), mi piace passare le serate e i fine settimana con gli amici, guardare serie TV, giocare con i miei cani, studiare lingue; vorrei leggere molti più libri, se non mi addormentassi dopo poche pagine (sì, spesso leggo solamente a letto a tarda sera); vorrei giocare molte più partite di calcio, se non arrivassi a casa dal lavoro alle 21, e viaggerei molto di più se non viaggiassi così tanto per gli eventi Magic.
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La chiave per semplificare un Pro Tour è mettere le persone giuste al posto giusto. Ci sono molte persone intelligenti e capaci nel programma, e noi abbiamo la possibilità di sceglierle per la maggior parte dei Pro Tour, così riusciamo a mettere i leader giusti nei posti giusti. Il resto del mio lavoro è semplicemente essere sicuro che abbiano le risorse per svolgere il proprio compito.
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La prima (visibile) attività è la scelta dello staff: determinare i requisiti dell'evento, selezionare i judge (con l'assistenza degli altri L5, dei L4 e dei Coordinatori Regionali che raccomandano i propri arbitri), e selezionando volontari (sempre sperando di avere abbastanza spazio per tutte le richieste).
La seconda (meno visibile) attività riguarda gli obbiettivi e i ruoli: oltre ai requisiti dell'evento (evento principale e eventi pubblici con tutti i ruoli) e i requisiti del programma (seminari, test degli arbitri, interazione con i giocatori, gli esperti di regole locali e gli organizzatori di tornei), è importante assistere ogni singolo judge con i suoi singoli bisogni e questo richiede spesso centinaia di mail e molte ore; in più, molte attività sono programmate insieme agli altri judge che partecipano o meno a quello specifico Pro Tour (per esempio, Jeff Morrow è responsabile degli esami per i L3 ed è sempre coinvolto, anche quando non è presente ad un Pro Tour).
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Vorrei spiegare l'obbiettivo principale di un Grand Prix con una semplice frase che descrive la situazione e l'obiettivo finale: “avremo 2000 partecipanti, sarà un torneo Sealed Deck e giocheremo 10 turni di sabato; le porte aprono la mattina alle 8 e vogliamo garantire a tutti 8 ore di sonno prima di ripartire la domenica”; dovrebbe essere chiaro che l'attenzione alla logistica è molto più alta e la coordinazione tra i judge deve essere eccellente per evitare ritardi.
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Molte persone diranno che “un evento è riuscito se non ci sono stati problemi”; ok, giusto, ma non è tutto.
In passato dicevo solitamente che “un evento è riuscito se ognuno torna a casa felice”; ok, giusto, ma non è tutto.
Oggi preferisco dire che “un evento è riuscito se continuiamo a costruire le basi per un futuro migliore”; questo significa che molti giocatori viaggeranno nuovamente ad un Pro Tour, anche con i loro amici; questo può significare che gli spettatori che hanno seguito il report ufficiale vogliono provare la loro nuova strategia nel prossimo torneo locale; questo significa che gli arbitri inizieranno un nuovo interessante progetto o torneranno a casa per condividere la loro esperienza con gli amici.
Ok, è chiaro che tutto questo discorso è proiettato al futuro; oltre alle valutazioni e ai report, un Pro Tour riuscito è capace di generare nuove idee, un maggiore entusiasmo… e molto più lavoro nella mia area del programma.
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Ci sono sicuramente delle differenza tra i tornei nazionali e quelli internazionali; prima di tutto le lingue differenti, poi l'esperienza e la conoscenza pregressa degli arbitri.
Un aspetto che non cambia da un PTQ a un PT che vorrei menzionare è l'opportunità di condividere informazioni e crescere insieme: i report. Tornei internazionali: nel lontano passato non c'erano molti report, a parte i report privati e interni degli Head Judge dei PT; negli ultimi anni abbiamo preso l'abitudine di condividere tutti i report dei PT e dei GP tra gli L4 e gli L5 e ci sono anche stati molti report pubblici nella mailing list DCI-judge.
Tornei nazionali: di nuovo, ci sono sempre report privati da ogni PTQ condivisi tra gli L2+ e i report pubblici di tutti i GP e dei PT a cui gli arbitri italiani partecipano; oltre a questo ci sono minireport pubblici da tutti i judge che partecipano ai nazionali.
L'obbiettivo di questi report è molto semplice: condividere l'esperienza e costruire una comunità!
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Entrambe queste iniziative hanno un grosso potenziale, ma hanno bisogno di essere meglio definite (l'interazione tra i coordinatori regionali e i L4) e pubblicizzate maggiormente (comunicate a tutti gli arbitri, così tutti gli sforzi saranno concentrati invece di essere duplicati).
Se potessi fermare il tempo, non avere problemi di lingua e avere la possibilità di lavorare in un campo che considero veramente importante, mi piacerebbe creare un singolo sito web dove gli arbitri possano trovare tutte le risorse di cui hanno bisogno (annunci, articoli, documenti, forum… ).
Quello che è più vicino alla mia idea è il sito www.ItalianMagicJudges.net (che ha il “minore” svantaggio di non essere in inglese); la risorsa in inglese che è più simile alla mia idea è la JudgeWiki su DCIfamily, che dovrebbe essere integrata con il sito della DCIfamily per strumenti, DCIrules per i documenti tradotti, il sito della WotC per i documenti ufficiali, Wizards.Community per… l'approvazione della WotC ^__^
In aggiunta al risultato visibile sotto forma di un *singolo* sito web, è importante far sapere agli arbitri “chi sta facendo cosa”, che è stato un mistero per molti anni quando “scrivi a Andy Heck” era l'unica risposta; Io penso che sia molto meglio perché le responsabilità saranno più chiare a tutti e gli sforzi non saranno più duplicati.
I coordinatori regionali e il sistema delle sfere saranno molto importanti per far sì che ciò accada.
Voglio ringraziare sia Sheldon che Riccardo per aver dedicato così tanto tempo ed energia al programma arbitrale durante tutto l'anno. Noi vi apprezziamo per questo!
Se questo articolo vi è piaciuto scrivete nei commenti gli argomenti che vi piacerebbero fossero discussi dai migliori judge del mondo, e faremo del nostro meglio per farlo. ;)
Traduzione: Lamberto Franco, L0
Revisione: Fabio Ivona
, L2
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