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(Articolo originariamente pubblicato il 19/06/2013)
Magic è un gioco complicato. Ogni turno, parecchi passaggi di priorità e scelte banali sono date per scontate e taciute, per evitare di fare impantanare la partita in noiose minuzie regolamentari. È dunque necessario avere delle regole su cosa è possibile sottindere e come.
Questo articolo dà inizio a una serie in cui cercherò di spiegare in modo pratico come ci aspettiamo che i giocatori comunichino fra di loro e con gli arbitri. Questa prima parte si occupa di quest'ultimo caso.
Comunicazione con gli arbitri
Le Regole da Torneo di Magic sono draconiane per quanto riguarda la comunicazione tra un giocatore e un arbitro:
Se un arbitro vi fa una domanda, siete tenuti a rispondere in modo completo e veritiero. Se temete di concedere all'avversario informazioni preziose, avete sempre l'opportunità di chiedere al judge di conferire in privato, sia che siate voi a volergli fare una domanda di regole, sia che sia lui a volervi chiedere qualcosa. La penalità prevista se infrangete questa regola è, senza alcuna eccezione, la squalifica dal torneo:
Definizione
Una persona viola una regola definita dai documenti di torneo, mente ad un ufficiale di torneo, o nota un’irregolarità commessa nel suo incontro (o quello di un compagno di squadra) e non richiama l’attenzione degli arbitri.

Se un judge vi chiama per farvi delle domande, seguite i miei consigli:
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State calmi. I judge non hanno una gran voglia di squalificarvi o darvi una qualsiasi altra penalità - non facciamo tacche sul calcio della nostra pistola. È molto probabile che, se non avete fatto niente di male, vogliamo solo accertarcene e vederci chiaro; se però ci accorgiamo che ci state dando una versione addomesticata di quello che è successo, rischiate di mettervi nei guai da soli.
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Non cercate di riparare a un vostro errore. Tutti facciamo degli errori, di tanto in tanto. I Documenti Ufficiali prescrivono delle procedure il più imparziali possibile per riparare agli errori di gioco, che di solito non comportano penalità superiori all'ammonizione. A volte, il vostro errore vi costerà la partita; ma cercare di coprirlo, mentendo su quello che è accaduto, vi costerà il torneo.
- Chiamate un judge. Gli arbitri hanno fondamentalmente due ruoli ai tornei: rispondere alle vostre chiamate e appendere i pairing o spingere le sedie sotto i tavoli. Indovinate qual è la parte noiosa? Non c'è nessuna delazione e nessuna offesa nel chiamare un arbitro per farvi aiutare a sistemare i problemi o per chiedergli se l'interazione appena descrittavi dall'avversario (il cui intento, ricordiamolo, è la vostra sconfitta) funziona effettivamente così. Inoltre, lamentarsi dopo delle azioni poco limpide dell'altro giocatore è quasi sempre inutile. Se qualcosa non vi convince, chiamate un judge immediatamente, magari fingendo di chiedergli una regola su una carta, e confidategli i vostri dubbi. Lui saprà cosa fare.
Concludo questa prima parte con una citazione dalla Guida Galattica per gli Autostoppisti: non fatevi prendere dal panico! Noi arbitri siamo ai tornei per voi, per il vostro diritto a un evento divertente ed equo. Non abbiate mai timore a chiamarci per qualsiasi dubbio che possiate avere, o a parlarci liberamente.
Vi do appuntamento alla prossima settimana, quando vi parlerò di un argomento molto più sfumato: la comunicazione fra giocatori.
2. MTR Avanzate | La Comunicazione nei Tornei - parte 2 |
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