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Why do Judges exist? (traduzione)
Articolo del 2-8-2013 a cura di La Marca Leonardo
La Marca Leonardo







Perché esistono i Judge?




Q: Gli arbitri esistono per individuare i bari?

A: Non esattamente, anche se a volte lo facciamo, e a volte no.

Q: Occorre qualcuno che assegni le penalità, è dunque per questo che esistono?

A: No, assegnare le penalità richiede meno del 5% del nostro tempo.

Q: Be', è quindi per via delle Promo Foil Judge?

A: Per alcuni arbitri può essere vero, ma in realtà il valore delle carte promozionali riservate agli arbitri raramente supera il costo del viaggio andata e ritorno.



Quindi perché gli arbitri esistono?

Be', come una volta disse il Judge Emeritus Collin Jackson, i judge esistono per "spingere le sedie". (e se non avete letto la lettera di Collin Jackson al suo staff vi suggerisco di farlo.)

Ma non esistiamo unicamente per rimettere a posto le sedie, anche se i judge dovrebbero farlo. Diciamo che spingere le sedie può essere vista come una metafora di quello che è il ruolo primario di un arbitro.

Quando le sedie son tutte in disordine nell'area del torneo, muoversi diventa più difficoltoso per i giocatori. Debbono spostarle, alcune verranno a mancare, e rallenteranno l'andamento del torneo perché i giocatori non riusciranno ad arrivare agli abbinamenti velocemente come avrebbero potuto, se le sedie fossero state a posto. Quindi i judge dovrebbero rimettere a posto le sedie.

Ciò nonostante, questo non spiega appieno perché il rimettere a posto le sedie sia così fondamentale per questo articolo. Intendo… i problemi causati al torneo da "sedie sparpagliate" sono comicamente risibili. Vi è un'altra ragione.


La percezione del giocatore

La percezione dei giocatori è importante per l'attività arbitrale. Cosa passerà per la testa di un giocatore ogni qual volta vedrà un arbitro rimettere a posto una sedia? Cosa penserà quel giocatore di quell'arbitro? Be', innanzitutto potrebbe pensare che quell'arbitro stia lavorando, anziché gironzolare. Che quell'arbitro voglia rendere l'area di gioco uno spazio professionale ed agibile. Quell'arbitro sembra volenteroso d'aiutare. Se lo chiamerò al tavolo per un problema, probabilmente mi aiuterà, o almeno ci proverà!

È importante che gli arbitri siano percepiti come utili. Vogliamo che i giocatori ci chiamino ogniqualvolta hanno una domanda. Non fosse altro che per preservare l'integrità del torneo dando responsi corretti e fornendo quindi un'esperienza consistente fra i vari tornei.

Abbiamo tutti sentito la storia del giocatore che si ritrovò a ricevere un responso da un arbitro, durante un torneo, per poi sentirsene dare uno opposto, da un altro arbitro, ad un altro torneo. Ora, questa mancanza di consistenza può seriamente contribuire ad abbassare l'affluenza, generando malcontento e sfiducia nei giocatori.


Servizio clienti

Rimettere a posto le sedie è un modo per dire un buon servizio clienti.

I judge esistono per fornire servizio clienti.

Tutto qua. Fine della storia. I judge esistono per dare assistenza ai loro giocatori. Ma forse avrai bisogno di essere un pochino più convincente di così.

Perché gli arbitri fanno ciò che fanno? Perché si svegliano allo spuntare dell'alba, per guidare, volare o prendere treni verso eventi ad ore ed ore di distanza dalle loro città? Per rimanere poi a vegliare su centinaia se non migliaia di giocatori, la metà dei quali avrà probabilmente appena perso un paio di partite di Magic a causa di Bloodbraid Elf solo per fare i bagagli e rimettersi in marcia verso casa a fine serata? Fatemelo dire: NON è per quanto ricevono in compenso. E se qualche judge te l'avesse mai detto di persona; probabilmente stava mentendo a se stesso.

Si arbitra per cameratismo. Gli amici e le persone a cui vogliamo bene e che incontriamo sulla nostra strada facendo ciò che ci piace! Lo facciamo per le pacche sulle spalle, le strette di mano, che dicono "Oggi hai fatto un buon lavoro, continua così!"

Alcuni di noi lo fanno per la sfida che ciò rappresenta. Arbitrare è difficile. Richiede sforzi fisici e mentali.

Certamente qualcuno di noi lo fa per il motivo sbagliato, e tu sai chi sei.

Ma per lo più, lo facciamo perché qualcuno deve farlo. Qualcuno deve rimettere a posto le sedie, non letteralmente, anche se poi alcuni judge dovrebbero in effetti mettersi a spingere le sedie a posto. Ogni giocatore finirà per aver bisogno di qualcosa, o di qualcuno che risponda ad una sua domanda. Qualcuno che si preoccupi di mantenere le sue partite eque, sportive e divertenti. Qualcuno che appenda gli abbinamenti e tenga la classifica.

I judge esistono perché i giocatori vogliono che esistiamo.


Della gente, dalla gente, per la gente

 
Vuoi sapere ciò che più di tutto odia un giocatore di Magic? Un giocatore di Magic odia aspettare. I giocatori odiano stare in coda, odiano aspettare che inizi il prossimo round. La maggior parte dei giocatori non sono impazienti, è solo che si aspettano che i tornei vengano gestiti con un certo ritmo. Se un Round non è ancora iniziato, quando l'ultimo è finito 20 minuti fa, i giocatori iniziano a porsi delle domande. É un dubbio legittimo. Molti arbitri, specialmente ai grandi eventi, mettono l'andamento dei turni in cima ad ogni altra priorità, come probabilmente dovrebbero! É in effetti il miglior modo di fornire assistenza clienti durante un torneo.

I partecipanti ad un torneo sono clienti del TO e, per estensione, sono nostri clienti. I giocatori pagano un ingresso al TO e questa cifra garantisce al TO di poter affittare lo spazio, fornirsi di prodotto, ed assumere gli arbitri e lo staff necessario. Se i giocatori fruiranno di un'esperienza buona e positiva, andranno dagli amici a raccontargliela, che potrebbe voler dire un incremento dell'affluenza. E lo stesso è vero in caso contrario, quando un giocatore percepisce un'esperienza brutta o negativa. La racconteranno ai loro amici e l'affluenza calerà. Non è un fattore da sottovalutare. Direi anzi che è il fattore più rilevante quando pensiamo ai negozi locali, quindi è di speciale importanza focalizzarsi su di un ottimo servizio clienti durante gli eventi ufficiali.

I judge sono il legame fra il TO ed i giocatori. I giocatori chiamano gli arbitri per assistenza ed esprimergli la maggior parte delle loro preoccupazioni e pareri. I Tournament Organizers assumono i judge proprio per creare questo legame, e con ciò gli affidano un'enorme quantità di fiducia e responsabilità. I TO si aspettano che i judge offrano la miglior assistenza possibile.


Assistenza positiva, negativa & assente

Ogni azione di un judge che riguardi regole, ruling e sanzioni, a casa o durante i tornei, può essere pensata come fornire assistenza o servizio clienti ad un qualche livello; sia che si tratti di un intero torneo, scia che si tratti di un singolo giocatore. Mi piace pensare a questi livelli come assistenza positiva, negativa od assente.

Ogniqualvolta un judge fa qualcosa in grado di dare un'assistenza positiva, un giocatore beneficia di quel gesto, direttamente od indirettamente. Questo spazia dal raccogliere un po' di spazzatura, al fare annunci, allo studiarsi a casa le regole, o ancora al rimettere a posto le sedie. Ci sono diverse sfumature di assistenza positiva. Raccogliere una lattina vuota, delle dieci che giacciono sul tavolo, rappresenta fornire un'assistenza meno efficace di quanto poteva essere fatto. Gli arbitri dovrebbero sforzarsi di fornire sempre il massimo supporto, la miglior forma di servizio clienti possibile.

Un judge sta fornendo un'assistenza negativa quando compie un'azione direttamente o indirettamente nociva o comunque indesiderabile verso un giocatore. Un esempio potrebbe essere il lasciare una lattina ormai vuota sul tavolo, anziché gettarla. Oppure, dare una penalità ad un giocatore senza adeguatamente motivargli le ragioni dietro a tale infrazione; anche questa è assistenza negativa. Noi judge dovremmo voler minimizzare l'assistenza negativa fornita ai giocatori.

Ignorare la presenza di un po' di rifiuti su di un tavolo potrebbe essere un esempio di assistenza assente. Idealmente vorremo raccogliere e gettare quei rifiuti, per poter così fornire dell'assistenza positiva all'intero torneo.


Esempi di assistenza positiva

 
Rimettere a posto le sedie, dare ruling chiari e corretti, raccogliere la spazzatura, ordinare i tavoli, fare deck checks, seguire un tavolo durante i turni addizionali, dirigere verso le iscrizioni giocatori ritardatari ed eventualmente imbizzarriti, riportare gli appelli, sono tutti esempi di come un judge possa fornire un'assistenza positiva. A seguire una lista di altri suggerimenti su cosa potrebbe rappresentare assistenza positiva da parte di un arbitro:

  • sapere dove sono i bagni, i bancomat ed i ristoranti o bar della zona nel caso un giocatore ve lo domandasse. Inoltre, anche avere seco alcune terre base e/o token, specie durante eventi limited, siccome ve ne faranno richiesta.

  • quando siete chiamati ad un tavolo alzate una mano e stabilite prima un contatto visivo col giocatore, facendogli capire che state arrivando. Domandate ai giocatori: "Come posso aiutarvi?" Questo potrà far sembrare che siate lì per aiutare, ma è esattamente ciò che siete lì a fare. Inoltre, trattateli da pari, mettetevi al loro livello appoggiando magari una mano sul tavolo. Questo vi darà poi la possibilità di tornare in piedi, crucciati ed a braccia conserte, nel caso doveste prendere il controllo della situazione.

  • prendere la slip di un giocatore se ve lo chiede, anche se non sareste tenuti a farlo. Potreste gentilmente aggiungere che c'è una scatola apposita per i risultati alla judge station, ma che per questa volta la porterete voi.

  • in caso un giocatore non capisca qualcosa, non lasciate il tavolo. È praticamente sempre tempo ben speso, se impiegato per chiarire un'interazione o una penalità a un giocatore, piuttosto che lasciarlo scontento.

  • studiare le CR, le MTR e le IPG. Migliorerà la tua abilità nel fornire assistenza positiva.

Fino alla prossima, mantenetelo equo per mantenerlo divertente!

- Jason "Flatts" Flatford, L3 Virginia, USA


Traduzione: Leonardo La Marca, L1
Revisione: Enrico Riccardi, L2
Articolo originale qui.