Articoli
Attenzione: questo articolo è stato scritto oltre 1 anno fa! Alcuni contenuti potrebbero essere obsoleti.
Investigations – La Ricerca delle Verità Parallele (Parte 2)
Articolo del 9-7-2015 a cura di Strati Jacopo
Strati Jacopo

Tag: Investigation REL Competitive arbitrare best practices report squalifica DQ

Nella Parte 1 ho parlato di come le Verità Parallele possano essere circostanze valutabili al fine di ottenere informazioni su ciò che c’è di vero nel racconto di un giocatore. Adesso espanderemo il tutto alle situazioni di gioco vere e proprie, per analizzare la questione dal punto di vista di ciò che può spingere un giocatore a violare le regole. L’analisi delle Verità Parallele non può, da sola, provare o confutare il racconto di un giocatore, ma può aiutarvi a valutare quanto sia probabile l'idea che vi siete fatti al riguardo.

Esistono mille ragioni che possono indurre un giocatore a barare, ma tutte seguono un comune denominatore: Rischio vs Vantaggio, ovvero soppesare un insieme di azioni da utilizzare al posto di un altro al fine di ottenere il miglior risultato. Questo modo di ragionare è l’esatto opposto della casualità e, questi esercizi mentali, costituiscono il cuore di Magic.

Gli esseri intelligenti raramente agiscono a caso. Normalmente tendiamo a fare valutazioni e a prendere decisioni basate sulla nostra esperienza e sulla nostra comprensione del principio causa-effetto, nonché nell’ottica di migliorare e/o ottimizzare la nostra vita. I giocatori di Magic giocano esattamente secondo questo questo principio. Consideriamo, per un attimo, il giocare a Magic in modo totalmente casuale: terre nel mazzo assortite a caso, magie scelte randomicamente, creature attaccanti o bloccanti decise da un tiro di dado, etc... sarebbe ridicolo! In pochi si divertirebbero e ancora meno sceglierebbero di investire il proprio tempo e il proprio denaro in un hobby completamente casuale. Il gioco, invece, diventa decisamente più appagante quando chi vi partecipa deve usare la logica per incrementare le proprie possibilità di vittoria. I giocatori amano risolvere puzzles, e i puzzles che comprendono il sistema rischio-vantaggio possono essere decisamente eccitanti. Aggiungiamo a questo soldi, premi e fama, e riusciremo facilmente a comprendere come la spinta può diventare così forte da convincere alcuni giocatori che barare sia decisamente meglio che giocare in modo leale.


Parte 2: Rischio VS Guadagno, noto anche come Analisi Costi-Benefici

Quando ci troviamo di fronte ad una scelta da compiere, e stiamo analizzando le varie opzioni a nostra disposizione, ci faremo indirizzare dalla capacità (o probabilità) di ciascuna di esse di darci:

1)    un guadagno

2)    una perdita

3)    entrambe
 

Solitamente, le probabilità di ciascuna opzione sono collegate alle altre, quindi ci potrà essere solo una possibilità di avere successo (o di fallire). Maggiore sarà il guadagno o la possibilità di successo, più inclini saremo ad intraprendere quella opzione. Se invece è la possibilità di perdita ad aumentare, saremo meno incentivati a compiere la stessa azione.
Questo processo decisionale è scientificamente conosciuto come “Analisi costi/benefici”.
Per spiegare bene questo concetto, prendiamo in esame queste due situazioni.

Ipotizziamo che giochiate alla lotteria e che investiate un euro per ottenere la possibilità di vincerne 1000. La probabilità di vincita è del 10%. Molti di noi, probabilmente, giocherebbero. Ma se il costo fosse di 100 euro, ci sarebbe probabilmente chi giocherebbe ancora, ma sicuramente sarebbe meno invitante. Se costasse 800 euro, giocherebbero decisamente in pochi. Se, poi, ad esempio, la vincita fosse di soli 2 euro, allora il 10% di possibilità di vittoria apparirebbe decisamente insulso.

Ecco un altro esempio, stavolta relativo a Magic.
Ipotiziamo che perderete la partita se non pescherete un Lightning Bolt nel vostro prossimo turno. Vi rimangono 21 carte nel grimorio e, fra queste, ci sono 4 Bolt. Alla fine del turno del vostro avversario, rompete una fetchland per prendere una Monatgna, così che adesso avete 4 possibilità su 20 di vincere la partita. Conoscete qualche trucchetto di destrezza per manipolare la mescolata, e dovete decidere se usarlo o meno per incrementare le vostre possibilità di vittoria. Cosa terreste in considerazione per prendere questa decisione? Il rischio è di essere scoperti, squalificati e sospesi per un bel lasso di tempo. Ma il rischio sarebbe anche quello di mettere a repentaglio la propria intergità morale e di compromettere la stima che gli altri hanno per voi. Il guadagno invece sarebbe che, sicuramente, entrereste in TOP8. Inoltre, pensate di poterla fare franca al 70%.
Ci provereste? A un FNM? E a un PTQ? E che ne dite di un Pro Tour, dove entrare in TOP8 vuol dire guadagnare un bel po’ di soldi? Se le carte rimanenti nel mazzo fossero solo 8, e quindi aveste 4 probabilità di successo su 8, ci provereste lo stesso? Il guadagno sarebbe sufficiente adesso?

Queste sono domande chiave che i giocatori potrebbero porsi. Alcune volte, queste cose sono studiate in gran dettaglio e preparate in anticipo (ciò che chiamiamo premeditazione). Altre volte i giocatori non partono con l’obiettivo di barare, ma decidono sul momento in base alla situazione (questo, invece, è opportunismo). Se voi, come arbitri, riuscirete a valutare queste situazioni , potrete usare le vostre valutazioni come un grande aiuto per determinare se vi trovate di fronte ad un baro o meno. Queste considerazioni non validano automaticamente la vostra decisione, ma possono essere usate per motivarla concretamente.


Esempio #1A

Siamo al 7° turno su 8 di un PTQ. Il Giocartore A  è al tavolo 29 su 31, con un risultato di 1 - 5. Dopo aver perso il game 1, Giocatore A inizia il Game 2 giocando lentamente, così lentamente che la partita potrebbe non finire entro il time limit. Siamo circa al 6° turno della partita. Voi spronate il giocatore a fare qualcosa e lui si lamenta, dicendo che è stanco e che non è più molto lucido. Aumenta la sua velocità, ma due turni dopo ricomincia a giocare lentamente. Quando prendete in esame la possibile infrazione qua, considerate seriamente la possbilità di Stallo?

Teniamo conto del guadagno che il giocatore avrebbe da questo match (assolutamente nulla - sta per perdere 1-0-1 se scade il tempo). Consideriamo quel che otterrà a livello di torneo (di nuovo nulla - è già fuori dalla Top 8 e da qualsiasi premio; che punti a prendere un misera manciata di PWP?). Uno Warning per Slow Play potrebbe essere sensato, ma una Squalifica di certo no.


Esempio #1B

Siamo al 7° turno su 8 di un PTQ. Il Giocatore A è al tavolo 5 di 31, con un risultato di 5-1. Dopo aver vinto un lunghissimo Game 1, Giocatore A comincia a giocare lentamente, così lentamente che il Game 2 potrebbe non finire entro il time limit. La sua condizione sul board  è di netto svantaggio. Voi lo spronate a fare una qualsiasi mossa e lui vi risponde che è stanco e che non è molto lucido. Aumenta la sua velocità, ma due turni dopo ricomincia a giocare lentamente. Quando prendete in esame la possibile infrazione qua, considerate seriamente la possbilità di Stallo?

Teniamo conto del guadagno che il giocatore avrebbe da questo match (vincere invece che pattare - se scade il tempo vincerà 1-0-1, altrimenti potrebbe pareggiare se facesse 1-1-0). Consideriamo quel che otterrà a livello di torneo (un guadagno niente male - potrebbe accedere alla Top 8). Teniamo presente che queste considerazioni non provano che lui stia stallando il match, ma dovrebbero farvi considerare questa opzione più seriamente. Potrebbe essere decisamente più plausibile che il Giocatore A abbia cercato di stallare la partita in questa situazione, piuttosto che in quella precedente. Tenete a mente questa cosa quando condurrete l’investigation.


Esempio #2A – Un Classico

Siamo all’ultimo turno del Day 1 di un GP. Giocatore A ha un risultato di 4 - 4. Durante il terzo Game, Giocatore A ha guadagnato molti punti vita contro un velocissimo mazzo Burn e i segnapunti di entrambi i giocatori indicano che Giocatore A ha 21 vite. Giocatore B non ha più carte in mano e riesce a fare solo pochi danni per turno con le carte che pesca di topdeck.
Giocatore B, rendendosi conto che non può vincere, dichiara che a breve si arrenderà. Dopo aver pescato Lightning Bolt, dice: “Te lo sparo addosso, vai a 19”. Giocatore A risponde “Ok”, e segna sul suo segnapunti 19 vite. Uno spettatore viene a chiamarvi, e voi cominciate l’investigation, scoprendo quanto riportato finora.

Quando fate domande al riguardo del calcolo sbagliato, Giocatore B vi risponde che ha fatto i conti troppo velocemente. Giocatore A dice che non stava realmente facendo attenzione alla cosa, e ha semplicemente accettato passivamente la dichiarazione di Giocatore B. Inoltre questi aveva già detto di non avere speranze e, di conseguenza, stavano giocando velocemente "tanto per fare”.
Giocatore A vi dice di avere esperienza e di essere a conoscenza della regola relativa a confermare i punti vita, ma non stava facendo attenzione perchè stava solo cercando di finire il game velocemente perchè sia lui che l’avversario, ormai, andavano avanti “in automatico”

Quanto terreste in considerazione una Squalifica per il Giocatore A che ha rappresentato in modo errato i propri punti vita? Potrebbe aver detto il vero e aver trascurato quel dettaglio, guadagnandosi un Warning per GRV/CPV. Oppure potrebbe essere stato perfettamente cosciente della cosa e avere cercato di nasconderla. Chiedetevi se questo modo di barare avrebbe senso per il Giocatore A in questa situazione, un match praticamente già vinto senza alcuna rilevanza particolare per il torneo. Ci sarebbe veramente poco da guadagnare e moltissimo da perdere se venisse scoperto. Molto probabilmente questo potrebbe essere un semplice caso di CPV, considerando il rischio sconsiderato che correrebbe paragonato al ben misero guadagno.


Esempio #2B – Un altro Classico

Siamo al Day 1 di un GP. Giocatore A ha un risultato di 6-2. Se vince accederà al Day 2. Nel terzo Game, A non ha giocato Terra, ed è stato ridotto a 4 vite da un velocissimo mazzo Burn. B non ha carte nella sua mano, ma ha ancora tutte le copie di Lightning Bolt nel suo mazzo e un Incinerate, che fa 3 danni. A pesca di turno, rompe una fetch per Montagna ma NON indica la perdita di puni vita, e prepara la sua vittoria al prossimo turno se B non riesce ad ucciderlo con la prossima pescata. Giocatore B pesca, non trova soluzione e concede. I giocatori raccolgono le loro carte. Uno spettatore viene a chiamarvi e voi, investigando, venite a conoscenza della situazione descritta sino ad ora. Giocatore A vi dice che ha esperienza e che sa esattamente come funziona una fetch, ma si è accidentalmente dimenticato di segnare quel danno perchè stava giocando troppo velocemente.

Quanto terreste in considerazione una Squalifica per il Giocatore A che ha rappresentato in modo errato i propri punti vita? Notate come questa situazione sia decisamente più sospetta rispetto alla precedente? Pensate che la mancata perdita di 1 punto vita abbia la stessa probabilità di essere un semplice errore come nell’altro esempio? Giocatore A corre lo stesso rischio, ma il vantaggio che trarrebbe dal barare sarebbe decisamente consistente - qualificarsi per il Day 2 con maggiori possibilità.  Se veramente è un errore, dovreste pensare che A era inconsapevole dei suoi Punti Vita e dell’effetto della sua fetch. Questa è una circostanza parallela a favore della colpevolezza.
Chiedetevi quanto sarebbe stato plausibile che lui non fosse consapevole che stava andando a 3 punti vita contro un mazzo Burn. Non dovreste forse fare qualche domanda in più per capire quante altre volte A si è dimenticate di perdere i punti vita per via delle sue fetch? Il possibile e consistente guadagno che deriva da questa situazione vi pone davanti a un problema logico non indifferente.

Quando siete in grado di identificare una situazione in cui il guadagno supera il rischio, potete usarla per motivare la vostra decisione. Ricordate però che, comunque, queste situazioni, non rappresentano una prova inconfutabile, nè in una direzione nè in quella opposta. Qualche volta potreste interpretare le cose in modo sbagliato, come in quest’ultimo esempio, che deriva dalla mia esperienza personale.


Esempio #3 - Non si può mai essere sicuri

Ero HJ in uno SCG Open, due anni fa circa. Eravamo al sesto turno su nove, e abbiamo ricevuto una chiamata dal tavolo 137. Io stavo camminando fra i tavoli quando mi sono rityrovato accanto ad uno spettatore che aveva bisogno di un judge. Giocatore A aveva lanciato una stregoneria che aveva inflitto 4 danni a tutte le creature. La magia aveva spazzato via completamente il board, compreso un Drago controllato da Giocatore B che, essendo un 4/5, sarebbe dovuto sopravvivere. Entrambi i giocatori non ci avevano fatto caso e quindi adesso il tavolo era pulito. Un paio di turni dopo, B rianima il Drago dal cimitero e, solo allora, si rende conto che tutti e due avevano sbagliato, lasciando morire quella creatura per soli 4 danni.

Giocatore A aveva iniziato a vantarsi col suo avversario, dichiarando che sapeva che quel Drago non sarebbe dovuto morire, ma che non aveva detto nulla perchè non pensava fosse sua responsabilità aiutare B a giocare correttamente. Giocatore B si era innervosito parecchio, ma aveva continuato a giocare senza chiamare un judge. Uno spettatore quindi, notato il tutto, era corso a chiamarmi e a informarmi dell’accaduto.
La versione di B era rigorosamente dovuta alla mancanza di conoscenza del regolamento e decisamente credibile; tuttavia, non è al suo racconto che ero interessato.
Giocatore A mi disse che aveva lanciato quella magia pensando che anche quel drago fosse un 4/4, e che quindi sarebbe morto. Due secondi dopo però si era reso conto dell’errore ma non lo aveva fatto presente perchè non pensava di fare nulla di male standosene zitto; non credeva di dover aiutare il suo avversario e, comunque, era così che si giocava nel suo negozio.

Gli feci un altro paio di domande sulla sua storia da giocatore e scoprii che questo era il suo primo evento Competitivo, che aveva iniziato a giocare 8 mesi prima nel suo negozio cittadino e che, in quest’evento Constructed, aveva un risultato di 0 - 5. Il suo linguaggio del corpo sembra confermarmi che fosse un giocatore novizio.

Quindi, pur non essendo del tutto certo che lui non sapesse di commettere un’azione illegale, decisi di dargli il beneficio del dubbio e di assegnarli solo un Warning per GRV. Del resto, mi sembrava che che non avesse poi così tanto da guadagnare a comportarsi illegalmente. Non poteva vincere premi o soldi, e la sua versione dei fatti mi sembrava più che plausibile.

Mentre stavo assegando il GRV, il Giocatore A mi chiese come avevo fatto ad arrivare al tavolo proprio in quel momento. Gli risposi che quello spettatore aveva visto l’irregolarità e era venuto a cercarmi e a dirmi cos’era successo.
Giocatore A improvvisamente replicò “O cavolo, non ci credo che quel ragazzo stava per rovinarmi sta messinscena!”.
Ooops! A quanto pare mi stavo sbagliando! Magari non conosceva le regole esattamente, ma sembrava conoscerle quanto bastava per sapere che lasciare il Drago nel cimitero era qualcosa di abbastanza sbagliato da meritarsi una “messinscena”.
Non avevo bisogno di altro - bastava la consapevolezza che stava facendo qualcosa di sbagliato. Decisi così di assegnare la Squalifica. Dopo tutte le chiacchiere successive alla Squalifica, Giocatore A ammise che era nuovo al Competitivo, ma voleva talmente tanto vincere quell’evento che si era convinto che, non dire nulla riguardo al Drago, fosse la cosa migliore da fare. E’ stato un momento di opportunistca mancanza di giudizio e si è sentito enormemente colpevole per questo.
Cosa aveva da guadagnarci? Avrebbe vinto il suo primo incontro ad un torneo competitivo, che per lui aveva un valore tale da giustificare la ricerca di un vantaggio attraverso il barare.
Non sono riuscito a cogliere subito questo dettaglio perchè sono troppo abituato a competizioni di alto livello. Tenete presente che lui aveva delle “valide” motivazioni; ero io a non riuscire a coglierle nel modo giusto.
Quello che un uomo butta via può essere un tesoro per qualcun altro, dice il detto...
 

Tirando le somme

Nella definizione di Barare è indicato come un giocatore debba essere consapevole di farlo e cerchi di trarne vantaggio. Alcune volte, l’occasione si presenta da sola e i giocatori decidono di approfittarne, altre volte la cosa viene pianificata attentamente. Ma praticamente in tutti i casi ci sono 3 concetti principali che sono associati al processo decisionale: la possibilità del guadagno, il rischio della perdita e la probabilità associata al rapporto fra le due.

Tenendo a mente queste tre cose, dovreste essere in grado di valutare più attentamente la situazione in cui vi trovate, comprendendo se ci si trovi davanti a un caso piuttosto che ad un altro.
Questi pensieri costituiscono le basi delle motivazioni di un giocatore che è tentato di barare.
Ma state attenti, poichè questa cosa funziona solo a senso unico. La motivazione non prova da sola che un giocatore stia barando (avete bisogno anche delle prove concrete che sia così), ma non esiste barare senza che vi sia un ragionamento correlato.
La Verità Parallela delle ipotesi di Cheating è che esiste sempre un motivo . Identificate e esaminate i rischi in relazione ai benefici, specialmente quando sono in ballo decisioni critiche, e potreste imparare qualcosa in più.
 

Uno sguardo al futuro

Nella terza parte parleremo di quando porre fine ad un’investigation. Spesso le investigations possono durare troppo e compromettere la durata di un evento. Altre volte, invece, i judge possono interromperle prematuramente e mancare un punto chiave della situazione, considerando ingiustamente il giocatore colpevole o innocente.
La parte finale di questa serie esplorerà il modo corretto di pensare al processo investigativo, in modo da imparare bene a sapere quando concluderlo.


Traduzione: Jacopo Strati, L2
Revisione: Giovanni D'Amelio, L2
Articolo originale: qui