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Mental Misstep - Erebos, God of the Dead
Articolo del 28-8-2015 a cura di Raineri Danilo
Raineri Danilo

Tag: Mental Misstep Erebos layer effetti continui

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Imputato Erebos, God of the Dead
Ultimo avvistamento Theros (Nyx)
Accusa Preoccupanti transizioni tra l'animato e l'inanimato


Torna Mental Misstep, la rubrica che non ha paura di puntare il dito verso improbabili ambiguità e pastoie regolistiche.

Questa volta tocca a Erebos, God of the Dead. Certo, molte delle sue malefatte sono condivise anche dalle altre capricciose divinità di Theros; noi ce la prenderemo con lui perché… beh, è nero. Chi mai se la prenderebbe con Heliod?

(Forse Ajani, dopo quella storiella con Elspeth… ma questa è un'altra storia, e andrà raccontata un'altra volta.)


Primo capo d'imputazione: funerea opalescenza

Vero: Opalescence è una carta — insieme all'amica Humility — che sembra nata con lo scopo di dare problemi. La natura ambigua di Erebos, però, aiuta.

Se la devozione è maggiore di cinque, l'abilità di Erebos non si applica; si applica invece quella di Opalescence, per cui alla fine Erebos sarà comunque una creatura. Una creatura 4/4, visto che la forza e la costituzione sono imposte da Opalescenza e gli effetti continui si applicano sempre dopo quello che è stampato sulla carta.

Se, invece, la devozione è minore di cinque… inizia la pazzia. Erebos, di per sé, non vorrebbe essere una creatura; Opalescenza, tuttavia, lo vuole 4/4. Ecco che sgomitano per entrare in scena i nostri amici layer di effetti continui!

Se Erebos è entrato per primo sul campo di battaglia:
  • nel layer 4, prima Erebos dice «Non sono una creatura!», poi Opalescence dice «Invece sì!». Vince l'effetto più recente: Erebos è una creatura.
  • Nel layer 7b, Opalescence impone a Erebos di essere una creatura 4/4. Una Creatura Incantesimo Dio, per la precisione.

Se, invece, nel campo di battaglia è entrata per prima Opalescence:
  • nel layer 4, prima Opalescence cerca di imporre a Erebos di essere una creatura; subito dopo, Erebos osserva stizzito la scarsa devozione e smette di esserlo. Nel farlo, non è più neppure un dio — "dio" è un tipo di creatura e non si applica agli incantesimi.
  • nel layer 7b, Opalescence vorrebbe rendere Erebos un 4/4. Ma non ci riesce, non è una creatura.

Secondo capo d'imputazione: ambiguità sotto cieli stellati

Erebos è una divinità di Theros, quindi dovrebbe avere una certa dimestichezza con Nyx. Eppure…

In realtà, questo capo d'imputazione è minore; Starfield of Nyx si comporta più o meno come Opalescence, quando ci sono più di cinque incantesimi in campo. Quando ci sono meno di cinque incantesimi, Erebos è libero di comportarsi come crede.

È curioso che una divinità di Theros, per contratto residente a Nyx… si trovi a essere più debole (4/4 anziché 5/7) se ha la devozione appropriata ed è nel suo ambiente naturale. Valli a capire, questi dèi.

Ma non è nulla in confronto al terzo capo d'imputazione.


Terzo capo d'imputazione: creatura eri, creatura sarai, ma nel mentre…

Gli dei di Theros hanno una natura ambigua: creature praticamente in qualunque zona, tranne sul campo di battaglia se la devozione non è appropriata. Capricciosi come tutte le divinità classiche.

La vera pazzia nasce da Blind Obedience e carte analoghe, tuttavia.

Ipotizziamo di avere devozione quattro, di avere Erebos in mano e di avere innanzi a noi un fastidioso avversario dotato di Blind Obedience. Le nostre creature entreranno in gioco TAPpate.

Ed Erebos?

Beh…
  • In mano Erebos è una carta creatura.
  • In pila, Erebos è una magia creatura.
  • Sul campo di battaglia, visto che la devozione sarà cinque — contando il suo stesso simbolo di mana nero — Erebos sarà una creatura.

Sarebbe estremamente logico, quindi, che Erebos entrasse in gioco TAPpato. No?

E invece.

Invece Erebos entrerà sul campo di battaglia STAPpato. Il motivo? La curiosa interpretazione di questo paragrafo:

Comprehensive Rules
614.12. Some replacement effects modify how a permanent enters the battlefield. (See rules 614.1c-d.) Such effects may come from the permanent itself if they affect only that permanent (as opposed to a general subset of permanents that includes it). They may also come from other sources. To determine which replacement effects apply and how they apply, check the characteristics of the permanent as it would exist on the battlefield, taking into account replacement effects that have already modified how it enters the battlefield (see rule 616.1), continuous effects generated by the resolution of spells or abilities that changed the permanent's characteristics on the stack (see rule 400.7a), and continuous effects from the permanent's own static abilities, but ignoring continuous effects from any other source that would affect it.

Il fulcro della questione è che, per determinare se Erebos entra come creatura oppure no, dobbiamo capire come sarebbe Erebos se fosse sul campo di battaglia, applicando anche gli effetti continui della sua abilità statica: abilità statica che, però, non vede sufficiente devozione, perché Erebos non è effettivamente ancora sul campo di battaglia.

È intuitivo? Assolutamente no. Ha senso? Dipende da come si interpreta il paragrafo riportato: la posizione Ufficiale è che vada interpretato così, quindi al momento ci troviamo davanti all'assurdo logico che una carta che è una creatura in mano, in pila e sul campo di battaglia non è una creatura mentre sta entrando nel campo di battaglia.

E questo, secondo noi, è più che sufficiente per condannare Erebos per natura cangiante colposa, con l'aggravante di fare le porcherie proprio in un momento delicato come l'entrata sul campo di battaglia.


Arrivederci alla prossima puntata di Mental Misstep. Fino ad allora dubitate delle divinità capricciose e delle loro malsane abitudini.